Extrema Ratio – di Greta Cristini

Extrema Ratio – di Greta Cristini

Share this post

Extrema Ratio – di Greta Cristini
Extrema Ratio – di Greta Cristini
L'atomica europea che non c'è

L'atomica europea che non c'è

Tra l'incognita della garanzia americana, la dottrina nucleare russa più aggressiva e il cambio di paradigma difensivo dell'Iran, gli europei corrono alle armi e il tabù della Bomba cade.

Avatar di Greta Cristini
Greta Cristini
mar 22, 2025
∙ A pagamento
23

Share this post

Extrema Ratio – di Greta Cristini
Extrema Ratio – di Greta Cristini
L'atomica europea che non c'è
2
1
Condividi

Siamo dentro una nuova spirale della corsa agli armamenti nucleari, sia qualitativa sia quantitativa, a livello mondiale. Di più. Parte del riarmo dei paesi europei riguarda precisamente la sua declinazione nucleare. D’altronde, se il Vecchio Continente deve perseguire un’indipendenza strategica da Washington, il passo fondamentale è pensare a un’autonomia nucleare. Il “dibattito strategico” si è riaperto formalmente in Francia dietro suggerimento della Germania.

Come va dunque ripensato il potere atomico di fronte alle ambiguità degli Stati Uniti sul mantenimento del loro scudo atomico per gli alleati europei all’interno del più grande disimpegno dal Vecchio Continente? Davanti a una Russia sempre più “vocale” rispetto al possibile ricorso alla Bomba? Oppure osservando la spinta dell’Iran verso il raggiungimento della soglia nucleare quale nuovo paradigma di difesa?

Attualmente 9 paesi hanno armi nucleari con una serie di sistemi di lancio. Sono Stati Uniti, Russia, Cina, Francia, Regno Unito, Pakistan, India, Corea del Nord e Israele (quest’ultimo non ha mai confermato né smentito di avere armi nucleari, ma è universalmente riconosciuto che le abbia, come del resto ha indicato qualche documento dell’intelligence americana trafugato nell’ottobre 2024 relativamente a un attacco israeliano contro l’Iran).


Sull’arsenale nucleare globale, un paio di indicazioni di orientamento:

  • Le armi nucleari si dividono in “schierate” e “di riserva”. Le prime sono già collegate a un sistema di lancio e pronte all’uso. Quelle di riserva richiedono ancora il passaggio di collegamento finale prima di poter essere lanciate.

  • I tre sistemi di lancio disponibili compongono la cosiddetta “triade” nucleare:

    • da terra: missili terrestri (balistici, inclusi quelli intercontinentali, ma anche da crociera) che forniscono una capacità di attacco a lungo raggio in un breve periodo.

    • da acqua: sottomarini lanciamissili balistici (SLBM). Sono per ovvie ragioni più difficilmente rintracciabili e possono svolgere una capacità di ritorsione qualora l’arsenale terrestre venga distrutto, benché abbiano una capacità di nascondersi sott’acqua per periodi di tempo relativamente lunghi.

    • da aria: aerei come bombardieri, caccia o cacciabombardieri che trasportano bombe nucleari o missili da crociera con armamento nucleare. Più flessibili poiché gli aerei da guerra possono essere richiamati dopo che l’attacco è stato ordinato, ma più lenti a raggiungere il loro obiettivo in base alla distanza geografica.

Ogni paese nucleare ha un diverso set di capacità di lancio, ma solo Stati Uniti, Russia, India, Cina e Pakistan sono noti per possedere definitivamente una triade completa. Anche in questo caso, si sospetta, senza aver però conferma, che pure Israele ne sia dotato.

Gli arsenali attualmente maggiori sono quelli americani e russi: si stimano attualmente 5580 testate per la Russia e 5225 per gli Stati Uniti, tra quelle strategiche – destinate a colpire siti lontani da qualsiasi ipotetico campo di battaglia – e quelle tattiche e di teatro – destinate a essere utilizzate vicino a un campo di battaglia, quindi virtualmente meno potenti. Sembrano molte se consideriamo che al momento la Cina dovrebbe averne 600, la Francia 290, il Regno Unito 225, l’India 195, il Pakistan 170, Israele 90 e la Corea del Nord 50.

Questo post è per abbonati a pagamento.

Already a paid subscriber? Accedi
© 2025 Greta Cristini
Privacy ∙ Condizioni ∙ Notifica di raccolta
Inizia a scrivere.Scarica l'app
Substack è la casa della grande cultura

Condividi